Collaborazione, ricerca e innovazione sono nel nostro DNA
MOVYON è il catalizzatore dell’innovazione tecnologica del Gruppo Autostrade per l’Italia. Promuove e porta avanti iniziative di ricerca e sviluppo che trovano applicazione in autostrade e altre infrastrutture di mobilità extra urbana, ma anche in contesti urbani, in un’ottica sempre più vicina al concetto di smart city.
Il mindset e le metodologie utilizzate dall’azienda si avvicinano molto a quelle tipiche delle startup. L’approccio è infatti quello di Venture Capital: le risorse vengono allocate man mano che la maturità tecnologica dell’iniziativa aumenta e l’idea diventa più concreta.
In un approccio di open innovation si inseriscono quindi le collaborazioni. Il team lavora a stretto contatto con realtà innovative, università e centri di ricerca, selezionando le migliori competenze in ambito internazionale.
L’energia rinnovabile nella rete ASPI: opportunità e impatti sulle infrastrutture
MOVYON collabora con il Politecnico di Milano per un progetto di ricerca con il Dipartimento di Energia e per l’inserimento in stage degli studenti del corso di Mobility Engineering.
Questa collaborazione ha come focus principale quello di analizzare i trend tecnologici per le diverse forme di mobilità, valutare le migliori tecnologie fotovoltaiche presenti e future che possono essere installate nelle aree della rete ASPI, e comprendere, tramite algoritmi di identificazione automatica, la capacità produttiva complessiva realizzabile.
Un tema affine della stessa collaborazione è la valutazione dell’impatto atteso nel medio periodo sull’infrastruttura ASPI di queste nuove forme di mobilità, in particolare delle esigenze di ricarica e rifornimento nelle aree di servizio.
Nuove idee per i sistemi di ricarica delle auto elettriche
La collaborazione con il Politecnico di Torino – Laboratorio CLIK parte da una challenge, “Fill up with green energy in motorway”, rivolta agli studenti dell’ultimo anno di laurea magistrale di diversi corsi di laurea. L’obiettivo è la creazione di un algoritmo per il dimensionamento e la gestione ottimale dei sistemi di accumulo, che possono essere installati in aree di servizio per far fronte alle future esigenze di gestione ottimale dell’energia in presenza di generazione locale da fonti rinnovabili e in supporto alla gestione delle ricariche delle macchine elettriche.
La pavimentazione stradale è ora tech
La collaborazione portata avanti con l’Università Politecnica delle Marche ha come obiettivo lo sviluppo di uno strumento di asset management della sovrastruttura stradale basato su algoritmi di predizione avanzati. Questo nuovo strumento consentirà l’ottimizzazione dei budget destinati alla manutenzione, dando al tempo stesso la possibilità di monitorare l’impatto ambientale dei lavori.
Parallelamente con il Politecnico di Torino è in corso lo studio delle caratteristiche dei materiali per le sovrastrutture stradali utilizzabili nell’ambito della ricarica induttiva, del self-healing, della termoregolazione e de-icing.
Monitoraggio strutturale di ponti e gallerie con un sistema di ultima generazione
Grazie ad una collaborazione che coinvolge diversi partner è in corso lo sviluppo di un sistema integrato per la valutazione strutturale di ponti e viadotti esistenti, con l’impiego di sistemi di monitoraggio in grado di acquisire informazioni circa il comportamento dell’opera e dell’ambiente in cui è inserita. Gli attori coinvolti sono molteplici: il Politecnico di Torino – Dipartimento di Ingegneria strutturale edile e geotecnica, l’Università di Trento – Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, l’Università di Strathclyde e l’Università di Pisa – Dipartimento di ingegneria civile e industriale.
Sensoristica tech al servizio delle persone
Gli studi e le sperimentazioni in collaborazione con Elis Smart City Lab (Elis Digital University), l’Università di Firenze – Dipartimento di Informatica e La Sapienza – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale hanno in comune lo stesso grande obiettivo: migliorare la vita delle persone.
I lavori portati avanti riguardano la sperimentazione di sensori contaflussi di persone e cestini per la raccolta dei rifiuti in grado di comunicare la capienza residua permettendo quindi l’ottimizzazione delle operations, il miglioramento delle performance del sistema di controllo della velocità media e lo studio di metodi di analisi dei segnali registrati dai sensori di sicurezza montati in galleria per interpretare anomalie del segnale stesso che anticipino probabili guasti.